Lorenzo Pellegrini
Nato in un ambiente molto musicale, si avvicina sin da piccolissimo agli strumenti che trova in casa imparando da autodidatta i primi amori musicali esplorando la chitarra e la voce, e sperimenta nei primi anni lezioni di pianoforte e batteria. Nel 2005 intraprende seriamente lo studio della chitarra presso l'Accademia Musicale di Firenze sotto la guida di Gianni Zei e successivamente si indirizza verso il jazz seguendo al Centro Attività Musicale (CAM) corsi di armonia, teoria, arrangiamento, musica d'insieme con alcuni tra i migliori musicisti locali: Jacopo Martini, Alessandro Di Puccio, Ruben Chaviano, Leonardo Volo.
Consegue il diploma di quinto grado dell'ABRSM (Board delle Royal Schools of Music) con Joy De Vito.
Dal 2012 ha frequentato numerosissimi seminari e workshop tra cui Berklee Summer School a Umbria Jazz, Tuscia in Jazz, La Spezia Jazz e Guildhall School of Music of London con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Kenny Werner, Peter Bernstein, Ari Hoenig.
Dal 2013 frequenta il corso di laurea triennale in chitarra jazz della prestigiosa Siena Jazz University, approfondendo le tecniche improvvisative, compositive e strumentali con musicisti di livello nazionale come Simone Graziano, Maurizio Giammarco e Rita Marcotulli.
Nel 2015 segue anche un corso annuale di diploma online del Conservatorio di Amsterdam con il direttore Edoardo Righini.
Viene ammesso nel 2016 al laboratorio permanente di ricerca musicale di Stefano Battaglia, pianista e improvvisatore di rilievo internazionale.
Si diploma a pieni voti nel 2019 con una tesi dal titolo "Il dialogo intergenerazionale tra jazz e pop: musiche di contaminazione contro ogni purismo ideologico".
Parallelamente negli anni ha frequentato lezioni di canto dal 2008 con Franco Nesti, Claudia Pantalone, Giulia Millanta, Alessandro Gerini e Cristina Rizzo.
Da sempre coltiva l'amore per il songwriting e la forma canzone e sin da piccolo affianca all'attività accademica numerosi progetti rock, pop, progressive e fusion dove suona a livello locale e regionale ed esplora diverse possibilità stilistiche e compositive.
La scoperta del mondo della produzione musicale avviene con la nascita del progetto ⁄handlogic, dove attraverso il computer e l'elettronica va nei meandri di un processo creativo che ibrida musica suonata e elettronica, la manipolazione del suono e l'esplorazione delle infinite possibilità di cosa può essere una canzone e come può essere suonata.
Il progetto, sin dai primi passi nell'underground nazionale, si è fatto notare grazie alla vittoria del Toscana100band e il Rock Contest Controradio, insieme all'uscita dell'EP di esordio che riceve ottimi feedback dalla stampa musicale (Mucchio Selvaggio, Rumore, Blowup), e viene nominato Disco della settimana su Rockit e Rivelazione dell'anno per Repubblica.
Nei tre anni seguenti la band intraprende un lungo tour di più di cento date in lungo e largo per lo stivale fino ad arrivare in Germania, Repubblica Ceca e Svizzera, e calca palchi di importanti festival come il MI AMI Festival, suona negli studi di Rai Radio 1 e Radio 2, e apre concerti di artisti come i Primal Scream all'Ex Dogana a Roma e Paolo Fresu al Teatro Verdi di Firenze.
Nel 2018 prende vita una collaborazione con undici artisti tra i quali Alberto Ferrari (Verdena), Andrea Appino (Zen Circus) e Giulio Ragno Favero (Teatro degli Orrori), che ha come frutto una visionaria raccolta di remix delle canzoni dell'EP, toccando stili diversissimi tra loro.
Nel 2019 la band firma un contratto discografico con la prestigiosa etichetta Woodworm Label, con la quale pubblica il primo full length a maggio, Nobodypanic.
Alla pubblicazione del disco ha fatto seguito un lungo tour estivo - che ha toccato alcuni tra i più importanti festival italiani, quali Ypsigrock, Mengo Music Fest, Albori, Woodoo Fest - e un tour invernale in club quali Locomotiv (Bologna), Circolo Ohibò (Milano) o Angelo Mai (Roma).
Al momento sta lavorando alla stesura e alla produzione del secondo disco di ⁄handlogic, oltre a produrre musica per altri artisti (Naomi Berrill, Alessandro Cianferoni/Stefano Tamborrino, Golconda).
Consegue il diploma di quinto grado dell'ABRSM (Board delle Royal Schools of Music) con Joy De Vito.
Dal 2012 ha frequentato numerosissimi seminari e workshop tra cui Berklee Summer School a Umbria Jazz, Tuscia in Jazz, La Spezia Jazz e Guildhall School of Music of London con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Kenny Werner, Peter Bernstein, Ari Hoenig.
Dal 2013 frequenta il corso di laurea triennale in chitarra jazz della prestigiosa Siena Jazz University, approfondendo le tecniche improvvisative, compositive e strumentali con musicisti di livello nazionale come Simone Graziano, Maurizio Giammarco e Rita Marcotulli.
Nel 2015 segue anche un corso annuale di diploma online del Conservatorio di Amsterdam con il direttore Edoardo Righini.
Viene ammesso nel 2016 al laboratorio permanente di ricerca musicale di Stefano Battaglia, pianista e improvvisatore di rilievo internazionale.
Si diploma a pieni voti nel 2019 con una tesi dal titolo "Il dialogo intergenerazionale tra jazz e pop: musiche di contaminazione contro ogni purismo ideologico".
Parallelamente negli anni ha frequentato lezioni di canto dal 2008 con Franco Nesti, Claudia Pantalone, Giulia Millanta, Alessandro Gerini e Cristina Rizzo.
Da sempre coltiva l'amore per il songwriting e la forma canzone e sin da piccolo affianca all'attività accademica numerosi progetti rock, pop, progressive e fusion dove suona a livello locale e regionale ed esplora diverse possibilità stilistiche e compositive.
La scoperta del mondo della produzione musicale avviene con la nascita del progetto ⁄handlogic, dove attraverso il computer e l'elettronica va nei meandri di un processo creativo che ibrida musica suonata e elettronica, la manipolazione del suono e l'esplorazione delle infinite possibilità di cosa può essere una canzone e come può essere suonata.
Il progetto, sin dai primi passi nell'underground nazionale, si è fatto notare grazie alla vittoria del Toscana100band e il Rock Contest Controradio, insieme all'uscita dell'EP di esordio che riceve ottimi feedback dalla stampa musicale (Mucchio Selvaggio, Rumore, Blowup), e viene nominato Disco della settimana su Rockit e Rivelazione dell'anno per Repubblica.
Nei tre anni seguenti la band intraprende un lungo tour di più di cento date in lungo e largo per lo stivale fino ad arrivare in Germania, Repubblica Ceca e Svizzera, e calca palchi di importanti festival come il MI AMI Festival, suona negli studi di Rai Radio 1 e Radio 2, e apre concerti di artisti come i Primal Scream all'Ex Dogana a Roma e Paolo Fresu al Teatro Verdi di Firenze.
Nel 2018 prende vita una collaborazione con undici artisti tra i quali Alberto Ferrari (Verdena), Andrea Appino (Zen Circus) e Giulio Ragno Favero (Teatro degli Orrori), che ha come frutto una visionaria raccolta di remix delle canzoni dell'EP, toccando stili diversissimi tra loro.
Nel 2019 la band firma un contratto discografico con la prestigiosa etichetta Woodworm Label, con la quale pubblica il primo full length a maggio, Nobodypanic.
Alla pubblicazione del disco ha fatto seguito un lungo tour estivo - che ha toccato alcuni tra i più importanti festival italiani, quali Ypsigrock, Mengo Music Fest, Albori, Woodoo Fest - e un tour invernale in club quali Locomotiv (Bologna), Circolo Ohibò (Milano) o Angelo Mai (Roma).
Al momento sta lavorando alla stesura e alla produzione del secondo disco di ⁄handlogic, oltre a produrre musica per altri artisti (Naomi Berrill, Alessandro Cianferoni/Stefano Tamborrino, Golconda).